Un viaggio con il Cavallo Cognitivo – video

Percorso di formazione Learning Horse

Programma di studio relativo all’etologia cognitiva del cavallo e allo sviluppo della relazione tra cavalli e umani. Un percorso di formazione ricco di conoscenza solida e coinvolgente, di pratica e concretezza. Per appassionati di cavalli, asini ed altri animali, per tutti coloro che sentono la voglia di approfondirsi nel mondo della cognizione e della relazione, e di un benessere che va oltre. Nella relazione equino-umano vi è spesso una interazione unidirezionale: tendenzialmente nei contesti convenzionali, ma anche in quelli definiti naturali, alternativi e presunti empatici si persegue sempre l’addestramento di comportamenti specifici nel cavallo, desiderati dall’umano. Tuttavia una relazione sana ed equilibrata si basa invece sul dialogo, in cui tutti possano esprimere le loto intenzioni e motivazioni autentiche. Comprendere quali sono le esigenze ed i piaceri per un cavallo, diventa chiave di lettura per accedere ad una dimensione autentica di benessere. Dettagli: Learning Horse: Zooantropologia Equina Applicata Learning Horse Italia 2015

La Mente Sociale del Cane

Stray dogs beachCosa significa dare attenzione alla mente sociale di un cane? Di quel cane? Significa dare attenzione a qualcosa di molto semplice, quanto complesso. Significa comprendere l’importanza di preservare la mente sociale canina, in un contesto sociale famigliare. Significa dare l’opportunità ad un cane di vivere da cane tra cani, di vivere come quel cane tra quei cani, sottolineando allo stesso tempo gli aspetti di socialità integrati con quelli di individualità. Spesso infatti si pensa erroneamente di stimolare le competenze sociali di un cane attraverso processi di socializzazione, che risultano invece deleteri proprio su tutti quegli aspetti che si pensa appunto di stimolare.

In realtà la voglia antropocentrica di stimolare si trasforma, nella percezione del cane, in un’esperienza deprivante, deprivante proprio a causa delle pressioni sociali canine e umane, spesso presenti in queste attività, presunte sociali. Per Learning Animals la mente del cane non va stimolata socialmente, ma preservata nelle sue abilità socio-cognitive intrinseche, sempre e ben inteso, su base individuale e situazionale.

Per Francesco De Giorgio, preservare o recuperare la mente sociale del cane in contesti socio-famigliari, dove si possa dare spazio anche ad un’autentica referenzialità tra le diverse componenti canine e umane di quel sistema (per poi aprirsi anche al mondo sociale esterno, ma sempre in modalità progressive, esperienziali e molto puntiformi), rappresenta un modo per creare momenti arricchenti di piacere emozionale condiviso, evitando di rispondere emotivamente a bisogni sociali o presunti tali.

La partecipazione ad una giornata di studio nel segno di un contesto sociale autentico, che possa preservare o recuperare la mente sociale del cane, può dare notevoli spunti ed aprire ad innovate ed etiche prospettive per tutti coloro che si lasceranno incuriosire dagli argomenti e dalle pratiche che verranno proposte, studiate e sperimentate.

Learning Dog Liguria|Quel cane e quel punto di vista

15347_592187784232242_6565138500640301766_nZooantropologia Canina in Pratica

Ad Aprile 2016 parte il programma di studio Learning Dog di Learning Animals in Italia, in Liguria, precisamente a Giusvalla (SV) presso l’azienda agricola Bendicò. Un programma di studio fondamentale, che rappresenta un momento di approfondimento d’avanguardia etica nella nostra coesistenza con i cani.

Ma cosa puoi portarti a casa scegliendo di partecipare a questo programma? Quali i benefici di relazione, cognizione e individuali? Quali gli ostacoli personali da superare? Quali voci rendere silenziose e a quali silenzi dare voce? Quali le conquiste all’orizzonte? Quali le nuove prospettive a cui poter accedere nei contesti personali e professionali? Come interconnettersi anche in contesti internazionali? Come rendere concreto ed effettivo un cambio di paradigma? Come dare voce e concretezza applicativa ai moderni concetti di etica animale?

Namid Learning Dog

Le risposte a queste domande sono molteplici ed ognuno di voi lettori e corsisti, ha sue proprie domande con sue proprie risposte. Sicuramente Learning Dog, nell’arco di tutto il suo svolgimento, soprattutto nei suoi momenti iniziali, crea caos e crisi negli umani,  ma che rappresentano importanti momenti da valorizzare, in quanto sono proprio le discussioni con se stessi ed i confronti interiori, che possono portare a significative fasi di consapevolezza, cambiamento e sviluppo verso una diversa coesistenza con la parte non-umana del mondo. Noi ci occuperemo di fornirvi una base sicura durante il corso, per permettervi di esprimere al meglio ogni vostra domanda, ogni vostro dubbio, ogni vostra resistenza, restando centrati su voi stessi e non sulle pressioni sociali indotte dal mondo cinofilo, senza escludere quello antropocentrico in generale.

Namid uovoLa visione antropocentrica del mondo infatti è così profondamente radicata nella nostra società che una vera parità tra umano e non-umano, per la maggior parte delle persone è qualcosa di inimmaginabile o considerata come affermazione eretica. Il concetto di relazione però affascina e per questo spesso mis-interpretato proiettandolo semplicemente in interazioni antropocentriche. Una relazione reciproca richiede più che parole; richiede congruenza etica (pensare e agire con la stessa concezione etica).

Emi and JessieLearning Animals diffonde la conoscenza su un rapporto paritario e sul rispetto delle abilità cognitive negli animali. Coloro che partecipano ai percorsi di formazione di Learning Animals si assumono la responsabilità di prendersi cura della terminologia e conoscenza acquisita, evitando un utilizzo improprio dei concetti e della pratica appresi, solo in questo modo possiamo lavorare insieme allo sviluppo di un’ulteriore consapevolezza nel mondo della relazione tra gli animali umani e gli animali non-umani, per una vera migliore qualità della vita. 10891754_10152610958481943_5347902823185460347_n

Prima, durante e dopo il percorso di studio, Learning Animals non sarà accondiscendente verso i corsisti, ma ispirante e sempre di supporto solo se ci si mostra abili a restare negli stessi imprescindibili valori sottoscritti attraverso il codice etico e che hanno fatto scegliere la partecipazione a questo percorso.

I corsisti che hanno superato Learning Dog (ed anche Learning Horse), in tante aree d’Europa, ma anche del Mondo, che hanno saputo restare centrati sui valori di base condivisi durante il corso, hanno fatto e stanno facendo sorgere nuove primavere di relazione nei propri contesti personali, come in quelli famigliari, come in quelli professionali, come in quelli di divulgazione e comunicazione, cambiando prima di tutto se stessi e le proprie aspettative, per poi iniziare a proporre iniziative fuori da ogni schema, fuori da ogni territorio noto, fuori dalla cinofilia, ma fortemente centrate dentro se stessi, tenendo conto non del cane, ma di quel cane, in quel processo di crescita, in quel momento d’apprendimento, in quella relazione. Learning Dog5

Per ogni edizione, scegliamo di accettare un numero limitato di corsisti (massimo 12), per garantire forti elementi qualitativi e di reale comprensione e applicazione degli argomenti trattati.

Per informarti con noi e per capire, se e come, aderire a questo programma ed agli altri percorsi di studio firmati da Learning Animals, scrivici liberamente a info@learning-animals.org.

Comprendere il Cavallo Cognitivo

Libro comprendere il cavallo cognitivo

“Comprendere il Cavallo”, scritto da Francesco e José De Giorgio ed edito dalla De Vecchi, è un libro pregno di immagini reali e di racconti che riportano a quella realtà, già viva e concreta in molte parti del Mondo, grazie al lavoro instancabile di Learning Animals, Istituto Internazionale per la Zooantropologia (sito italiano animalinapprendimento.com). Questo perché rappresenta un valore-chiave cruciale la coerenza tra quanto dichiarato da parole, concetti, teorie e quanto si ritrova poi nella pratica quotidiana, nelle esperienze applicative, nell’essere in forte contatto, allo stesso tempo, con la concretezza e l’etica dei significati di cognizione e relazione.

Una delle recensione italiane: “Carissimi José e Francesco,ho preso subito il vostro libro “Comprendere il Cavallo” e l’ho letto d’un fiato! Che dirvi? Sono emozionata e stupefatta per l’enorme lavoro di disambiguazione che avete realizzato a proposito della relazione con i cavalli. I contenuti e le vostre pratiche sono, per la mia sensibilità, di una urgenza epocale e transcontestuale. E trovo la struttura del testo, il linguaggio adottato, le immagini, persino i titoli dei capitoli, molto equilibrati, offerti con rigore e dolcezza, competenza e umanità, coraggio e saggezza.” – Benedetta Silj

Francesco e Jose De Giorgio

Menti Selvagge

Menti Selvagge UmbriaMenti Selvagge4 Locandina Menti Selvagge NapoliMenti Selvagge, giornata di formazione sulla cognizione animale si dopo precedente edizioni che hanno portato tanta ispirazione, in Umbria, Montefalco, il 28 Giugno 2015 (con altre date previste in altre citta’ italiane e non), nasce da un’idea di Francesco De Giorgio, nel dare enfasi a tutti quegli aspetti di conoscenza collegati alla mente animale, spesso misconosciuti ed anche misinterpretati.
Si tratta di un viaggio alla ricerca del pensiero selvaggio, camminando nello spazio e nel tempo, esplorando diverse dimensioni di cognizione animale, apprendimento e relazione. L’incontro con il pensiero selvaggio diventa fondamentale anche nella relazione con gli animali che vivono con noi, nelle nostre case, nelle nostre campagne, nelle nostre esperienze, nei nostri apprendimenti, nelle nostre crescite, come professionisti e caregivers che vivono ed operano in contatto con altri animali.
Francesco, con la sua solita passione, la sostanziosa conoscenza della materia, il suo essere formatore professionista, le sue esperienze di tuttta una vita con gli animali, il suo particolare modo di fare formazione ed ispirare, il suo essere poliedrico sia nelle dimensioni concettuali che pratiche, vi guiderà con gusto, piacere, curiosità e carattere verso territori reali e immaginari, verso l’esistente e l’estinto, verso il visibile e l’invisibile della mente animale e verso quel pensiero selvaggio nascosto anche in ognuno di noi animali umani, ma che spesso neghiamo e disconosciamo.
Come riconoscere, preservare e recuperare il pensiero selvaggio negli altri animali e in noi stessi? Per trovare risposta, a questa ed altre domande, non dovete fare altro che andare ad incontrare Francesco De Giorgio.
Menti Selvagge Napoli
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Breve introduzione di Francesco De Giorgio
Persona nota per la sua grande passione per gli animali e per la sua vita completamente dedicata a loro, alla loro comprensione ed alla protezione e valorizzazione del loro valore intrinseco, Francesco è un biologo, specializzato in animal cognition, animal ethics e critical animal studies, ma anche un uomo pratico che vive con una banda di otto cavalli, quattro cani e due gatti, insieme a sua moglie José De Giorgio-Schoorl, presso la loro fattoria nei Paesi Bassi, dove dirige con lei Learning Animals, Istituto Internazionale per la Zooantropologia, accreditato all’Animal and Society Institute e presso lo stato Olandese. Francesco è inoltre docente e ricercatore indipendente in cognizione animale, supportando diversi atenei internazionali; membro di diverse società scientifiche e culturali che trattano di etologia e di relazione tra gli umani e gli altri animali; componente del Comitato Etico ISAE (Società Internazionale di Etologia Applicata); consulente della polizia Olandese, nei casi di maltrattamento animale e nei percorsi di recupero cognitivo post-abuso.

Viaggio verso Itaca

Animali in Apprendimento”, Learning Animals in inglese, significa molte cose, tante per molti, troppe per alcuni. Nel mondo delle interazioni con gli animali che convivono strettamente con noi, siamo portati ad avere una visione distorta dell’apprendimento tramadantaci da una cultura di orientamento antropocentrico, per la quale apprendere aveva soprattutto valenza nel creare un automa rispondente perfettamente a nostri bisogni, utilizzi, piaceri e voglie di prestazione.

Anche negli approcci sedicenti moderni e alternativi, questo intendere antropocentrico dell’interazione con gli altri animali, continua ad esistere, sia in forma evidente che mascherata. Si tende infatti ad inseguire ed imitare il convenzionale, non solo nelle metodiche ma soprattutto nel modo di pensare, in una via di pensiero in cui l’animale va adeguato a noi animali umani e al nostro stile di vita, non il contrario. Ed ecco che, al servizio di questo humus culturale antropocentrico e antropomorfico, si eseguono e si fanno ancora eseguire agli animali esercizi meccanicistici, robotizzati e robotizzanti, lineari all’ennesima potenza, che tendono ad impoverire il patrimonio cognitivo innato presente in ogni animale ed in noi stessi.

Ribaltare questo, passando da un pensiero antropourbanocentrico, per approdare verso una cultura di rinselvatichimento mentale degli animali domestici, anche per noi animali umani, questa la sfida di Learning Animals e di “Animali in Apprendimento”. Ed ecco che nascono nuove immagini di relazione, nuove esperienze d’apprendimento, nuove figure a supporto, nuove menti pronte all’incontro con il pensiero selvaggio cognitivo degli altri animali e di noi stessi. In questa dimensione l’apprendimento diventa veramente apprendimento, con gli altri animali e noi stessi fortemente proprietari del momento di crescita ed esperienza.

In questo senso l’etica, teorica e applicativa, accompagnata da valori ben chiari ed inequivoci, diventa fulcro possente, timone direzionante, vela ispirante. In un viaggio che non è per tutti, ma solo per quelli che lo scelgono con convinzione, motivazione, passione. Noi saremo qui per ispirare, guidare e formare chi avrà voglia di lasciarsi ispirare, di studiare, di mettersi in discussione, di cambiare, di acquisire strumenti, per un viaggio di ritorno ad Itaca ed a se stessi.

 

foto-courtesy: M. Gazzotti